Storie di donne e uomini che testimoniano, durante gli anni del terrore staliniano, nella sofferenza dei lager, che è possibile conservare l’umanità, l’amicizia e l’amore per la verità.

E’ questo il filo rosso della mostra Uomini nonostante tutto, ideata e realizzata dall’associazione Memorial e dalla Fondazione Russia Cristiana, mostra che sarà allestita presso l’Istituto Orsoline San Carlo di Como, da martedì 7 a sabato 11 marzo.

L’esposizione (testi, video e foto) è costruita su due percorsi, che si rifanno a documenti d’archivio e a collezioni museali di proprietà dell’associazione Memorial:
– il primo, dedicato alle lettere che i padri scrivevano alle famiglie dai lager;
– il secondo, sull’universo femminile nei lager, sui piccoli oggetti (ricami, disegni, pupazzetti), che le madri confezionavano per i figli, nel disperato tentativo di mantenere vivo un legame che a causa del passare degli anni e della propaganda del regime sembrava destinato a spezzarsi.

In ogni sezione si alternano «voci» che sottolineano i crimini del regime sovietico, le condizioni disumane, volte a umiliare, annichilire la persona, altre che parlano della dignità riconquistata, di un «bene» che può risplendere ovunque e, nonostante tutto, consentire di restare uomini.

La mostra è visitabile su prenotazione, scrivendo a prenotazioni@orsoline.it o chiamando il numero 031 270500:
– martedì 7 | venerdì 10 marzo, ore 9.00-13.00, 15.00-17.00, principalmente per le scolaresche;
– sabato 11 marzo , ore 9.00 – 17.00, aperta a tutti.

► Si propongono TRE VISITE GUIDATE (durata circa 45 minuti), sabato 11 marzo, ore 10.30 , 15.00, 17.00.
Scrivere a prenotazioni@orsoline.it o chiamare il numero 031 270500, indicando “Visita Centro culturale Paolo VI” con orario scelto e numero di persone.

Catalogo in vendita (pp. 160, euro 13).

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Memorial è stata fondata nel 1987, durante il processo di riforme, noto come “Perestroika”, intrapreso dal presidente Mikhail Gorbaciov.
Tra gli attivisti per i diritti umani che diedero vita all’organizzazione, si ricordano Andrei Sakharov, premio Nobel per la Pace 1975,  e la sostenitrice dei diritti umani Svetlana Gannushkina.
Il 10 dicembre 2022 il presidente del consiglio direttivo di Memorial Internazionale, Jan Račinskij, ha ricevuto il premio Nobel per la Pace, assegnato insieme al dissidente bielorusso Ales Bjalackij e al Centro per le Libertà Civili, ONG ucraina.