«Che cosa c’entrano i limoni con la tecnologia?
Un limone colto dall’albero ha la scorza ruvida. Più curato è l’albero, più ruvida è la scorza. Se la si schiaccia un poco ne esce un olio profumato e d’improvviso la superficie diventa liscia. E poi c’è quel succo asprigno, così buono sulla cotoletta e con le ostriche, nei drink estivi e nel tè caldo! Tatto, olfatto, gusto. Tre dei cinque sensi non possono essere trasmessi attraverso la tecnologia. Tre quinti della realtà, il sessanta per cento».
Jonah Lynch, nell’incontro di venerdì 9 novembre 2012, alle ore 21, presso l’Aula Magna del Collegio Gallio (entrata da Via Gallio, 1 – Como), entrerà nel vivo del rapporto tra la realtà – quanto si vede, si tocca e si sente – e le moderne tecnologie, spesso invasive, e nello stesso tempo con enormi possibilità per la vita dell’uomo.

Jonah Lynch (1978), dopo la laurea in fisica alla McGill University a Montréal, entra in seminario e diventa prete nel 2006. Studia filosofia e teologia all’Università Lateranense e consegue un Master in Education presso la George Washington University.
Vive a Roma ed è pro-rettore del seminario della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo.
Scrive su temi di musica e teologia per l’edizione statunitense di «Communio».
In Italia ha pubblicato: Padre sposo amico, Effatà 2004; Aspettare insieme, Marietti 2008; con M. Camisasca e M. I. Rupnik, La trasfigurazione della materia, Marietti 2011; E rivivrai. Il profeta Ezechiele, la crisi e la speranza, Marietti 2011; Nessuno genera se non è generato. Alla scoperta del padre in Omero, Dante, Tolkien, Marietti 2012.
La prima edizione de Il profumo dei limoni. Tecnologia e rapporti umani nell’era di facebook è del 2010 (Lindau); nel 2012 esce una nuova edizione riveduta e ampliata.