30 Novembre 2001
Il restauro di una delle pitture più belle e più significative nella diocesi comasca, esemplare unico per vastità e completezza, almeno per il territorio lombardo, è al centro dell’incontro Il recupero della memoria. Ultimi interventi sugli affreschi della basilica di Sant’Abbondio.
Quattro gli interventi della serata: Alberto Artioli sulla natura e sulle motivazioni dell’intervento conservativo, la restauratrice Paola Zanolini sulle tecniche utilizzate, Andrea Straffi sul rilievo fotografico effettuato durante i restauri e Marco Rossi sul significato iconografico e sull’importanza storico-artistica degli affreschi.
Il tutto coniugato con la prospettiva di riportare in luce linguaggi, tradizioni, significati nati «da quella “buona novella” che ancora oggi si rivela attuale»: l’annuncio di un Dio che si fa uomo, punto focale dell’intero ciclo pittorico di Sant’Abbondio.
La serata è anche l’occasione per la presentazione del progetto di catalogazione di tutte le opere d’arte legate alla diocesi di Como da parte di don Straffi, responsabile dell’Ufficio inventariazione beni culturali della diocesi di Como.
Coordinate incontro
Titolo Il recupero della memoria. Ultimi interventi sugli affreschi della basilica di Sant’Abbondio. Restauro, conservazione, rilievi e studi di uno dei più importanti cicli affrescati del Trecento
Data venerdì 30 novembre 2001, ore 20.45
Sede Centro socio-pastorale Cardinal Ferrari di Como
Relatori
– Alberto Artioli, Sovrintendenza per i Beni Architettonici della Lombardia
– Paola Zanolini, restauratrice
– Andrea Straffi, responsabile Ufficio Inventariazione beni culturali della diocesi di Como
– Marco Rossi, docente di Storia dell’arte medievale e di storia dell’arte Lombarda Università Cattolica di Brescia
Enti organizzatori Centro culturale Paolo VI, Diocesi di Como, Sovrintendenza ai beni architettonici e ambientali della Lombardia
Con il patrocinio di Comune di Como – Assessorato alla Cultura