17 Ottobre 2003
L’aula magna della sede comasca del Politecnico di Milano “strapiena” (oltre 500 persone), il 17 ottobre 2003, accoglie Franco Nembrini nell’incontro Dante: l’IO e la realtà.
Il professore esordisce affermando che la Divina Commedia è una grande metafora dell’esistenza umana, in cui l’autore avanza una pretesa straordinaria: avere qualcosa da dire a ciascun uomo.
Fin dall’inizio, quella «selva oscura» in cui ci troviamo, «ché la diritta via era smarrita», ricorda impietosamente il nostro desiderio di un bene.
Affrontata “da uomini” – questa è la «guerra» della vita, come dirà Dante nel canto II dell’Inferno –, proprio lì in fondo al male, in fondo a tutto il proprio male, sta la speranza di un bene: «Ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai, dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte».
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Ciclo MedIOevo
Coordinate incontro
Titolo Dante. L’IO e la realtà
Data venerdì 17 ottobre 2003, ore 21
Sede Politecnico di Milano – sede di Como, Aula magna
Relatore Franco Nembrini, docente di lettere a Bergamo e scrittore
Ente organizzatore Centro culturale Paolo VI
Ente in collaborazione Compagnia delle Opere di Como e Sondrio