13 Febbraio 2012
Chi vuol essere l’uomo del terzo millennio?
C’è una “natura”, una coscienza, che viene prima di qualsiasi condizionamento storico, sociale e culturale?
Come affrontare questioni incalzanti l’umana avventura, dalla nascita all’aborto, dalla morte all’eutanasia, il matrimonio e la famiglia, i nuovi diritti, la concezione di democrazia, l’immigrazione, la convivenza tra i popoli, il lavoro, le riforme economiche e fiscali?
È a livello di queste domande che si pone la “sfida” di Benedetto XVI, richiamata, in particolare, nei discorsi all’Università di Ratisbona (12 settembre 2006), al Collège des Bernardins (12 settembre 2008), a Westminster Hall (17 settembre 2010) e al Parlamento tedesco (22 settembre 2011).
Da qui la proposta del Centro culturale Paolo VI, dal titolo L’umana avventura: origine e compito, con il primo incontro incentrato su quanto è avvenuto e sta avvenendo nei Paesi interessati dalla cosiddetta “Primavera araba”: premesse, sviluppo e prospettive future di un mondo in evoluzione, che riguarda anche noi che viviamo in Occidente (intervento del Dott. Martino Diez). Si passerà poi a una panoramica sui “diritti” nel mondo islamico e al ruolo dell’Europa in questo frangente (intervento di Samir Khalil Samir).
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Samir Khalil Samir, gesuita copto, dottore in teologia orientale e in islamologia, vive a Beirut, dove insegna all’Università di Saint-Joseph. Fondatore e direttore del CEDRAC (Centre de Documentation et de Recherches Arabes Chrétiennes), è professore presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma e il Centre Sèvres di Parigi, nonché presidente dell’International Association for Christian Arabic Studies.
Autore di una cinquantina di opere e di oltre milletrecento articoli, è noto in tutto il mondo come specialista dell’Oriente cristiano e delle relazioni fra Islam e Occidente.
L’ultimo suo testo edito in Italia è Islam e Occidente. Le sfide della coabitazione, Torino, Lindau, 2011.
Martino Diez è direttore scientifico della Fondazione internazionale “Oasis” dal gennaio 2009. Laureato in lingue e civiltà orientali, ha conseguito nel 2007 il dottorato di ricerca in studi orientali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dal 2008 è docente a contratto di lingua araba presso l’Università Cattolica di Milano e docente incaricato presso lo Studium Generale Marcianum di Venezia. Tra le sue pubblicazioni: Abû l-‘Alâ’ al-Ma‘arrî. L’epistola del perdono. Il viaggio nell’Aldilà, Einaudi 2011, Abû t-Tayyib al-Mutanabbî. L’emiro e il suo profeta. Odi in onore di Sayf ad-Dawla al-Hamdani, Ariele 2009, e Georges Anawati. L’ultimo dialogo. La mia vita incontro all’Islam, Marcianum Press 2010. Ha inoltre collaborato alla revisione della traduzione araba delle catechesi di Benedetto XVI su san Paolo.
Giorgio Paolucci, giornalista, è caporedattore del quotidiano «Avvenire» e scrittore. Da vent’anni si occupa delle problematiche legate all’immigrazione e all’Islam. Con Camille Eid ha scritto Cento domande sull’Islam, intervista a Samir Khalil Samir, Marietti 2002, e I cristiani venuti dall’Islam, Piemme 2005.
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Coordinate incontro
Titolo Islam e diritti umani: problemi e prospettive di un mondo in evoluzione
Data lunedì 13 febbraio 2012, ore 21
Sede Camera di Commercio di Como – Auditorium G. Scacchi
Relatori
– Samir Khalil Samir, docente di storia della cultura araba e di islamologia Università Saint Joseph di Beirut
– Martino Diez, direttore scientifico Fondazione “Oasis”
Moderatore Giorgio Paolucci, editorialista di «Avvenire»
Ente organizzatore Centro culturale Paolo VI
Con il patrocinio di Comune di Como
Con il contributo di Univercomo