13 Giugno 2013

«Dopo il crollo dell’Unione Sovietica abbiamo pensato che la liberazione esteriore dall’ideologia comunista ci avrebbe consegnato automaticamente all’esperienza della libertà.
È stata una illusione» – afferma Aleksandr Filonenko – «perché la speranza può rivelarsi qualcosa di molto pericoloso, se è la speranza solo per le piccole cose del giorno dopo. Solo una grande speranza può salvare, perché la speranza è il destino.
E la speranza cresce nella misura in cui si entra in rapporto con Dio».

Questa è stata l’esperienza di tutti coloro che, vivendo negli anni terribili dell’ideologia comunista, per difendere la “grande speranza” non hanno esitato a dare anche la vita, come testimoniano personaggi noti, Pavel Florenskij sopra tutti, e tanti sconosciuti, martiri spariti nei lager.
È Il potere dei “senza potere”, titolo dell’incontro proposto dal Centro culturale, che richiama il libro più noto di Václav Havel, dissidente prima e presidente poi della Repubblica Ceca.

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Aleksandr Filonenko
, russo di nazionalità ucraina, nel 1991, anno del crollo dell’Unione Sovietica, aderisce alla Chiesa ortodossa.
Laureato in fisica nucleare, abbandona il mestiere di ricercatore per dedicarsi agli studi umanistici: filosofia, letteratura, antropologia e teologia.
È docente di filosofia all’Università di Kharkov, nell’Ucraina orientale, e alla Facoltà di Teologia dell’Università di Cambridge.
Ha fondato, insieme alla moglie e a un gruppo di amici, l’opera sociale “Emmaus” per condividere la vita con ragazzi invalidi e per lo più orfani.

Coordinate incontro

Titolo  Il potere dei “senza potere”. Chi fa davvero la storia?
Data  
giovedì 13 giugno 2013, ore 21
Sede
  Camera di Commercio di Como – Auditorium G. Scacchi
Relatore  Aleksandr Filonenko, professore di filosofia Università di Kharkov (Ucraina)
Ente organizzatore  Centro culturale Paolo VI

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